Creazione immagine stereoscopica
CREAZIONE IMMAGINE STEREOSCOPICA: COME FARE?
Creazione immagine stereoscopica :
premesso che per ottenere l’immagine stereoscopica di un oggetto occorre fotografarlo da due punti di vista, quando la distanza tra i due punti di vista (base di ripresa) è uguale alla distanza interpupillare umana si parla di stereoscopia naturale, altrimenti si parla di stereoscopia artificiale.
Nel caso della stereoscopia naturale si può affermare che il modello ottico viene riprodotto in una scala uguale al rapporto tra la “base di ripresa” e la distanza interpupillare (in pratica con una base maggiore l’oggetto appare più piccolo e viceversa). La stereoscopia artificiale viene utilizzata in quei casi in cui una normale riproduzione stereoscopica con base di ripresa pari alla distanza interpupillare non sia sufficientemente adatta a riprodurre in rilievo l’oggetto ripreso, cioè nel caso di ripresa di soggetti posti a grandi distanze rispetto al punto di ripresa e che, se fotografati con una base di ripresa normale, cioè pari alla distanza interpupillare, non permetterebbero di ottenere alcun effetto di rilievo, o nel caso di soggetti microscopici, che è impossibile riprendere a una distanza di 6,5 cm.
Altre fonti identificano invece la stereoscopia naturale con la comune visione binoculare umana, mentre la stereoscopia artificiale con qualsiasi tecnica di creazione immagine stereoscopica, rendendola quindi un sinonimo della stereoscopia stessa. Esistono diversi sistemi per realizzare immagini stereoscopiche, in quasi tutti i casi occorrono sempre due immagini da unire con varie tecniche. Le doppie immagini stereoscopiche, possono essere create riprendendo la realtà con un apparecchio ottico ( fotocamera per le immagini fisse, videocamera per le immagini in movimento), analogici o digitali, oppure disegnandole a mano o generandole al computer.
Con la nascita della fotografia, si vennero a utilizzare apparecchi fotografici per la creazione di fotografie stereoscopiche o stereofotografie. Il cinema tridimensionale portò la nuova esigenza di riprendere immagini in movimento tridimensionali: per un lungo periodo periodo si utilizzarono due cineprese affiancate, con gli ovvi problemi di peso e ingombro nei movimenti di camera e nei close-up. All’inizio del XXI secolo vengono infine elaborate le prime videocamere per riprese stereoscopiche digitali, utilizzate sia nel cinema che in televisione, con doppio obiettivo affiancato. Per la realizzazione di autostereogrammi, videogiochi, film 3D in animazione digitale, si utilizzano infine appositi programmi per computer .
Fonte Wikipedia.